Le criticità delle operazioni di mid market

NEL PRIVATE EQUITY

  • Gli accordi di exit sulle minoranze possono essere eccessivamente vincolanti e penalizzanti per gli imprenditori
  • Talvolta il contributo strategico dei private equiteers è poco rilevante e, viceversa, l’ingerenza operativa causa contrasti ed incomprensioni con gli imprenditori
  • Le commissioni di gestione che gravano sugli investitori e la lunga durata dei fondi penalizzano il rendimento
  • I conflitti di interesse impliciti nelle strutture di carried interest di alcuni gestori non sono adeguatamente gestiti (es. ritardo nella dismissione di investimenti, orizzonti temporali che non combaciano, ecc. …)

 

NELLE IPO

  • Le banche collocatrici pur di assicurarsi un mandato prospettano all’imprenditore un valore difficilmente realizzabile sul mercato
  • Post-IPO la società neo-quotata viene “abbandonata” a sé stessa e questo rallenta il percorso di crescita e conseguentemente l’apprezzamento del titolo
  • La base investitori spesso è poco omogenea e poco motivata a credere e rimanere in un investimento in cui è entrata più per relazione con i collocatori che per reale convinzione e chiari obiettivi
  • I costi di collocamento sono molto alti, decisamente superiori alle operazioni di grande dimensione